Gli eventi meteorologici sfavorevoli sono stati l’elemento caratterizzante della Rievocazione del Bicentenario. Un ciclone mediterraneo partito dall’Africa passa sulle nostre teste in coincidenza con la mattina del giorno della Rievocazione. Vento forte, mare mosso, pioggia battente inducono a non tentare lo sbarco che sarebbe troppo pericoloso. Si rinuncia non solo allo sbarco ma anche al Mercatino storico, impossibile da tenere sotto la pioggia. Davanti ad un’annunciata completa disfatta reagisce Re Gioacchino che verso la tarda mattinata fa smettere la pioggia ed uscire un pallido sole. Tanto basta per far partire i rievocatori dalla Marina di Pizzo riprendendo in tal modo lo svolgimento delle azioni storiche murattiane. Nel seguito tutto funziona nel migliore dei modi. Le scene rievocative si susseguono con continuità senza alcuno intoppo. Tutti sono molto bravi, direi ormai professionali. Le divise del Quartiere Generale Murattiano risplendono negli ori e nei ricami che le ornano. Il rumore delle sciabole che si incrociano, dei fucili e delle pistole che sparano, le urla dei soldati che combattono fanno sembrare le scene vive e reali. Riescono a condurre, con grande soddisfazione di tutti, i presenti a rivivere le vicende dello sbarco di Murat. Tutto si conclude al Castello secondo il copione associativo ormai ampliamente sperimentato.

20151011 Video 5 8 del BICENTENARIO Sbarco, arresto, condanna e fucilazione del Re G Murat

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