L’ammodernamento della struttura amministrativa del Regno di Napoli aveva avuto inizio nel XVIII secolo con il primo re dei Borbone, Carlo III. I privilegi feudali in vigore fino ad allora davano grossi vantaggi alla nobiltà alla quale erano delegate le principali funzioni dello stato: raccolta delle tasse, amministrazione della giustizia, guida dell’esercito. Carlo III, intriso della mentalità del ceto nobiliare, non ebbe comunque la forza di estromettere completamente i nobili dalle principali funzioni dello stato. Il re dopo aver cancellato i privilegi, affidò alla stessa nobiltà i principali incarichi amministrativi anche se sotto forma di impieghi pubblici per i quali i funzionari rispondevano al re in persona. Magistrati, esattori di imposte, ufficiali dell’esercito, ambasciatori e ministri vennero scelti tra i nobili che in quell’epoca erano gli unici, insieme al clero, ad avere una sufficiente cultura per poter esercitare funzioni amministrative………………………………………………………………..

https://www.historypage.it/la-napoli-di-gioacchino-murat/

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